Come evitare efficacemente la formazione di muffe derivate dall’umidità di condensa.

25 Gennaio 2017 | Bio news

Uno dei problemi più fastidiosi e dannosi per le nostre case, e quindi per il nostro comfort e per la nostra salute, è costituito dalla presenza di un eccessiva umidità relativa all’interno degli ambienti.
In particolare l’umidità di condensa è un fenomeno molto diffuso nelle case, infatti a causa degli sbalzi di temperatura, il vapore acqueo presente nell’aria a contatto con delle superfici più fredde come pareti o vetri, passa bruscamente allo stato liquido formando tante goccioline d’acqua cioè la condensa.
Questa situazione rende l’ambiente molto favorevole alla formazione di muffe, sopratutto sulle pareti più fredde, creando un danno estetico ma anche igenico infatti le spore di alcune muffe possono essere tossiche e causare allergie e malattie respiratorie.

Il vapore acqueo proviene da varie fonti:
– normale umidità della stanza
– respirazione delle persone presenti nell’ambiente
– preparazione di cibi
– utilizzo dell’acqua calda, per esempio durante la doccia.

Inoltre se la muratura è soggetta a fenomeni di umidità di altro tipo, come rotture idrauliche, umidità di risalita, residua da lavori edili, infiltrazioni laterale, ecc, l’evaporazione della stessa umidità presente nel muro si somma a quella dell’ambiente aggravando il problema della condensa e della formazione delle muffe.

Con questi 6 consigli pratici si riducono drasticamente la formazione di condensa e muffe.

1.Arieggiare correttamente la propria casa

Sostituire l’aria presente “viziata” con l’aria esterna è molto importante, in special modo se sono presenti dei bambini che sono più vulnerabili ai rischi di una cattiva areazione.

In inverno
Durante la stagione invernale è indispensabile arieggiare in modo corretto affinché si possa smaltire la quantità di vapore acqueo prodotta dagli occupanti e dalle attività quotidiane senza far perdere calore a pareti e pavimenti..
E’ consigliabile spalancare più finestre per creare una corrente d’aria per circa 5 minuti; in questo modo si avrà un totale ricambio d’aria e una deumidificazione gratuita di tutta la casa evitando sprechi energetici.
Questa operazione dovrebbe essere ripetuta almeno 2 volte al giorno, più frequentemente se ci sono molti occupanti (mediamente un adulto nelle 24 ore produce circa 1 Kg di vapore acqueo).
Poiché l’umidità assoluta tende ad aumentare al crescere della temperatura, durante la stagione fredda, l’aria esterna conterrà meno grammi di vapore acqueo per metro cubo d’aria rispetto a quella interna che è più calda. Di conseguenza arieggiare la casa con qualsiasi condizioni meteo durante l’inverno (anche se piove o c’è nebbia) porterà a una deumidificazione dell’ambiente.

In questa tabella è riportato il contenuto di vapore acqueo (grammi) per metro cubo di aria in funzione della temperatura (°C) e dell’umidità relativa (%) clicca qui

In estate
Durante il periodo caldo, invece non ci sono particolari attenzioni, perché si arieggia frequentemente per via del caldo. E’ comunque opportuno arieggiare durante le ore più fresche, mentre nelle ore calde è meglio tenere chiuse le finestre e ombreggiare i vetri per evitare che entrino i raggi del sole riscaldando la casa.
Bisogna invece evitare un areazione costante nei locali interrati. L’aria calda e umida entra in questi locali (che sono più freschi) trasportando vapore acqueo che si somma a quello già presente e che condensando può e creare la muffa.

Nelle camere da letto è opportuno arieggiare subito dopo il risveglio, infatti durante le ore di sonno produciamo mediamente circa 600 / 800 grammi di vapore acqueo.
Per arieggiare la stanza da bagno dopo la doccia, spalancate la finestra per qualche minuto tenendo chiusa la porta, in modo da evitare che il vapore acqueo in eccesso finisca nelle altre stanze. Eventualmente utilizzate un aspiratore con sensore di umidità.

2.Evitare di asciugare il bucato in casa,

mediamente l’asciugatura di 5 kg di bucato produce fino a 3 Kg di vapore acqueo.

3.Nelle camere particolarmente umide

o dove c’è una maggior produzione di vapore acqueo, evitate un gran numero di piante ornamentali, eventualmente optate per quelle che assorbono l’umidità come la tillandsia cyanea, l’epiphyllum, la kalanchoe, la sanseveria.

4.In cucina

meglio usare la cappa aspirante collegata all’esterno, infatti le cappe ai carboni attivi non eliminano l’umidità;

5.Mantenere sotto controllo l’umidità relativa dell’aria.

In particolare nelle stanze in cui c’è più produzione di vapore acqueo. Questo si può fare utilizzando un semplice ed economico igrometro.
Mediamente per temperature tra i 19-20 °C è consigliabile un’umidità relativa tra il 40-50% mentre se la temperatura è tra i 24-26°C l’umidità relativa ottimale sarà tra il 50-60%. Comunque è bene che l’umidità relativa non superi il 65%.
In particolare nelle camerette dei bambini, la temperatura ottimale è tra i 18-20°C con un’umidità relativa tra il 45-55% per evitare il disseccamento delle mucose, tosse notturna o problemi respiratori.

6.Eliminare altre cause di umidità presenti nelle murature.

Ci sono varie cause di umidità che possono essere responsabili del problema anche se nascoste (umidità di risalita, infiltrazioni, ecc.); ogni tipo di umidità comporta spesso una diversa tipologia di intervento, se avete un radicato problema di muffe e umidità che continua a ripresentarsi, è bene far eseguire un analisi strumentale per ottenere la diagnosi del problema e intervenire di conseguenza.

Se nella tua casa è già presente un problema di umidità puoi leggere l’articolo “7 CAUSE DI UMIDITÀ CHE POTRESTI AVERE IN CASA”.

Vuoi eliminare la muffa dai muri della tua casa? Leggi l’articolo “PARETI CON MUFFA? 3 ERRORI DA EVITARE”.